Feb. 5, 2025
Gli edifici più brutti della mia città natale sono senza dubbio quelli del quartiere construtto nelle anne 70. In quell'epoca si sviluppavano proggetti urbani chiamati "ZUP", "Zones à Urbaniser par Priorité", cioè "Zone da Urbanizzare Prioritariamente" in italiano. Il quartiere della mia città natale é una di queste zone. L'obiettivo era di dare alloggi accessibili alle classe sociale più basse. Negli anni settanta, mia madre ha iniziato ad affittare un appartamento in un quartiere adiacente, un po' più «elegante» ma comunque molto poppolare. Gli edifici nei due quartieri sono gli stessi: blocchi di betone senza anima. Quando vedo questo tipo di costruzioni, penso spesso alla canzone famosa di Adriano Celentano:
"I want to know (vorrei sapere)
Perché la gente
Non dice niente
Ai mister Hyde, ai dottor Jekyll
I costruttori di questi orrori
Che senza un volto
Fanno le case
Dove la carie
Germoglia già"
Miei fratelli e sorelle maggiori hanno vissuto qui, e poi io. Vivere qui non mi ha mai piaciuto. Aspettavo con impazienza le fini di settimana e vacanze per andare alla casa familiare in campagna, in cui viveva la nonna. Laggiù mi sentevo molto bene. Il quartiere nella città stava diventando sempre peggio nel corso degli anni, quindi dieci anni fa, ci siamo trasferito in una casa ubicata in un luogo più tranquillo. Una decisione che non rimpiangiamo!
Gli edifici più brutti della mia città natale
Gli edifici più brutti della mia città natale sono senza dubbio quelli del quartiere construtito nellegli annei 70.
In quell'epoca si sviluppavano proggetti urbani chiamati "ZUP", "Zones à Urbaniser par Priorité", cioè "Zone da Urbanizzare Prioritariamente" in italiano.
Il quartiere della mia città natale éè una di queste zone.
L'obiettivo era di dare alloggi accessibili alle classei socialei più basse.
Negli anni settanta, mia madre ha iniziato ad affittare un appartamento in un quartiere adiacente, un po' più «elegante» ma comunque molto poppolare.
Gli edifici nei due quartieri sono gli stessi: blocchi di betone senza anima.
Quando vedo questo tipo di costruzioni, penso spesso alla canzone famosa di Adriano Celentano: "I want to know (vorrei sapere) Perché la gente Non dice niente Ai mister Hyde, ai dottor Jekyll I costruttori di questi orrori Che senza un volto Fanno le case Dove la carie Germoglia già" Miei fratelli e sorelle maggiori hanno vissuto qui, e poi io.
Vivere qui non mi haè mai piaciuto.
Aspettavo con impazienza ile fini die settimana e vacanze per andare alla casa familiare in campagna, in cui viveva la nonna.
In Italia, usiamo principalmente la parola inglese “weekend” per definire il fine settimana
Laggiù mi senteivo molto bene.
Il quartiere nella città stava diventando sempre peggio nel corso degli anni, quindi dieci anni fa, ci siamo trasferitoi in una casa ubicsituata in un luogo più tranquillo.
ubicata è corretto ma molto formale per il contesto di utilizzo
Una decisione che non rimpiangiamo!
Gli edifici più brutti della mia città natale
Gli edifici più brutti della mia città natale sono senza dubbio quelli del quartiere construtito nellegli annei 70.
In quell'epoca si sviluppavano proggetti urbani chiamati "ZUP", "Zones à Urbaniser par Priorité", cioè "Zone da Urbanizzare Prioritariamente" in italiano.
L'avverbio "prioritariamente" è correttamente formato, ma giuro che non l'ho mai sentito. Io direi "zone prioritarie da urbanizzare" oppure "zone da urbanizzare in via prioritaria".
Il quartiere della mia città natale éè una di queste zone.
Mi sembra volessi dire "il mio quartiere". Manca qualcosa in questa frase.
L'obiettivo era di dare alloggi accessibili alle classei socialei più basse.
Negli anni settanta, mia madre ha iniziato ad affittare un appartamento in un quartiere adiacente, un po' più «elegante» ma comunque molto poppolare.
Gli edifici nei due quartieri sono gli stessi: blocchi di betonecemento senza anima.
"betone" non esiste.
Io direi "senz'anima".
Quando vedo questo tipo di costruzioni, penso spesso alla canzone famosa di Adriano Celentano:
¶¶
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"I want to know (vorrei sapere)
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Perché la gente
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Non dice niente
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Ai mister Hyde, ai dottor Jekyll
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I costruttori di questi orrori
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Che senza un volto
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Fanno le case
¶
Dove la carie
¶
Germoglia già"
¶¶
¶
M
¶
Lì ci hanno vissuto i miei fratelli e sorelle maggiori hanno vissuto qui, e, poi io.
Ho modificato un po' la struttura della frase per dare la giusta enfasi.
Puoi dire "qui" se è il posto in cui ancora abiti, ma non mi sembra sia questo il caso.
Vivere quilì non mi haè mai piaciuto.
Tieni a mente che con il verbo ausiliare di "piacere" è "essere". È un verbo molto comune e utile.
Aspettavo con impazienza lei fini die settimana e vacanze per andare alla casa di famigliare in campagna, in cui viveva la nonna.
Con "casa familiare" la prima cosa a cui penso è una casa che ti è familiare.
Aspettare con impazienza= non vedere l'ora (Non vedevo l'ora che arrivassero il fine settimana e le vacanze...)
"fine settimana" è un'espressione strana. Non cambia al plurale (il fine settimana/ i fine settimana) e nonostante entrambe le parole siano femminili (LA fine DELLA settimana), quest'espressione in particolare è maschile (QUESTO fine settimana).
Laggiù mi senteivo molto bene.
Il quartiere nella città stava diventando sempre peggio nel corso degli anni, quindi dieci anni fa, ci siamo trasferitoi in una casa ubicata in un luogo più tranquillo.
Una decisione che non rimpiangiamo!
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Abbastanza bene, vedo miglioramenti!
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Il quartiere della mia città natale é una di queste zone. Il quartiere della mia città natale Mi sembra volessi dire "il mio quartiere". Manca qualcosa in questa frase. Il quartiere della mia città natale |
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Negli anni settanta, mia madre ha iniziato ad affittare un appartamento in un quartiere adiacente, un po' più «elegante» ma comunque molto poppolare. Negli anni settanta, mia madre ha iniziato ad affittare un appartamento in un quartiere adiacente, un po' più «elegante» ma comunque molto pop Negli anni settanta, mia madre ha iniziato ad affittare un appartamento in un quartiere adiacente, un po' più «elegante» ma comunque molto pop |
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Quando vedo questo tipo di costruzioni, penso spesso alla canzone famosa di Adriano Celentano: "I want to know (vorrei sapere) Perché la gente Non dice niente Ai mister Hyde, ai dottor Jekyll I costruttori di questi orrori Che senza un volto Fanno le case Dove la carie Germoglia già" Miei fratelli e sorelle maggiori hanno vissuto qui, e poi io. Quando vedo questo tipo di costruzioni, penso spesso alla canzone famosa di Adriano Celentano: Ho modificato un po' la struttura della frase per dare la giusta enfasi. Puoi dire "qui" se è il posto in cui ancora abiti, ma non mi sembra sia questo il caso. This sentence has been marked as perfect! |
Vivere qui non mi ha mai piaciuto. Vivere Tieni a mente che con il verbo ausiliare di "piacere" è "essere". È un verbo molto comune e utile. Vivere qui non mi |
Aspettavo con impazienza le fini di settimana e vacanze per andare alla casa familiare in campagna, in cui viveva la nonna. Aspettavo con impazienza Con "casa familiare" la prima cosa a cui penso è una casa che ti è familiare. Aspettare con impazienza= non vedere l'ora (Non vedevo l'ora che arrivassero il fine settimana e le vacanze...) "fine settimana" è un'espressione strana. Non cambia al plurale (il fine settimana/ i fine settimana) e nonostante entrambe le parole siano femminili (LA fine DELLA settimana), quest'espressione in particolare è maschile (QUESTO fine settimana). Aspettavo con impazienza il In Italia, usiamo principalmente la parola inglese “weekend” per definire il fine settimana |
Laggiù mi sentevo molto bene. Laggiù mi sent Laggiù mi sent |
Il quartiere nella città stava diventando sempre peggio nel corso degli anni, quindi dieci anni fa, ci siamo trasferito in una casa ubicata in un luogo più tranquillo. Il quartiere nella città stava diventando sempre peggio nel corso degli anni, quindi dieci anni fa, ci siamo trasferit Il quartiere nella città stava diventando sempre peggio nel corso degli anni, quindi dieci anni fa, ci siamo trasferit ubicata è corretto ma molto formale per il contesto di utilizzo |
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